Premesse

Il teatro danza classico indiano Bharatanāṭyam nasce nello stato del Tamil Nadu e ha origini molto antiche, ma si delinea nella forma attuale solo nei primi decenni del Novecento attraverso un’opera di ri-codificazione e sistematizzazione della tradizione.
Caratterizzata da un controllo di tutta la muscolatura che inserisce il corpo in forme geometriche precise e stilizzate, Bharatanāṭyam è conosciuta per l’alternanza di intricati giochi ritmici con la capacità di farsi teatro di narrazione: ovvero di raccontare storie e miti con il linguaggio del corpo, del volto e delle mani grazie al danzatore che diventa a sua volta i personaggi che interpreta, così come i luoghi che descrive o i sentimenti che incarna.

Il punto di vista è quello del devoto che si meraviglia davanti alle imprese delle divinità o degli eroi espressi, o più semplicemente gioisce della forza della danza e cerca di portare con sé lo spettatore al godimento del rasa, l’esperienza estetica, finalità delle arti indiane.
Corpo, mente e anima vengono parimenti lavorate attraverso uno studio peculiare legato indissolubilmente alla musica, al ritmo e alla mitologia indù.

Lo stage

Con lo studio delle tecniche base del Bharatanāṭyam, s’intende far sperimentare un lavoro nuovo sul corpo capace di creare le mille figure che ricordano la grande tradizione scultorea indiana. Il contatto del piede nudo sonoro a terra trasforma il corpo del danzatore che sua volta controlla ogni movimento, coordinando gambe, mani (anzi dita), occhi e respiro e dando vita a forme geometriche che disegnano un immaginario unico. Dèi e demoni si alternano in scena nel corpo del performer che prende le vesti dei protagonisti della storia così come del narratore che può suggerire gli ambienti o le emozioni narrate.

Si studieranno così diversi adavu o sequenze di passi, il linguaggio del corpo nella sua totalità (testa, occhi, piedi), l’alfabeto gestuale delle mani (mudrā), l’espressività (abhinaya) e cenni di solfeggio ritmico, canto carnatico (sistema classico del Sud India), accenni di mitologia, analisi delle liriche e relativa espressività e teoria. Lo scopo è la creazione di un’armonia tra corpo, intelletto, fantasia e rigore unici, in grado di fornire tutti gli strumenti per l’elaborazione e poi la trasmissione di miti e preghiere in forma danzata.
Il percorso sarà facilitato dal contesto ideale, fatto di silenzi e natura.

“Il più completo e il più espressivo di tutti i sistemi di danza”Arnold Haskell

Docente

Dott.ssa Lucrezia Maniscotti. Laureata in Indologia presso l’Università degli Studi di Milano. Diplomata in Bharatanatyam presso la scuola Bharata Choodamani di Chennai diretta dal guru Padmashri Adyar K. Lakshman. In India studia canto carnatico e solfeggio ritmico con Seetharama Sharma e espressività con Indira Kadambi. Debutta al tempio Kapalishwara di Chennai nel 2009 e da allora, si esibisce regolarmente sia in India che in Italia. Fondatrice dell’associazione Sagome Teatro per la promozione delle arti sceniche indiane di cui dirige l’Accademia Sangam, è danzatrice e coreografa del gruppo DuniaTrio e della compagnia Sangam. Nel 2008 vince la borsa di studio eccellenze internazionali (Unimi e Cariplo), nel 2010 la borsa di Milapfest. Nel 2018 riceve il titolo di “Natya Ratna” (gioiello della danza), dal Trnity Arts Festival di Chennai. Come artista è attualmente sotto la guida dei maestri Leela Samson, C.V Chandrashekar e Mavin Khoo. Collabora tra gli altri con l’Università degli Studi di Milano, il Consolato dell’India a Milano, l’Unisob di Napoli.

 

Critica uscita sul quotidiano nazionale “The Hindu” nel 2016: http://www.thehindu.com/features/friday-review/dance/a-fitting-tribute-to-the-guru/ article9031972.ece

Accademia Sangam
Affiliata al CID (Consiglio interazionale della danza dell’Unesco) http://www.sagometeatro.com/accademia%20sangam/ https://www.lucreziamaniscotti.com/didattica-teaching/
Fb: https://www.facebook.com/accademiasangam?ref=hl

Lucrezia Maniscotti www.lucreziamaniscotti.com +39-3381667446 (Itay) +91-9884162251 (India)